Una nota informativa del coordinatore Ascia dei panificatori di CNA inviata all’amministrazione fa saltare l’accordo. Lo stesso dettosi amareggiato per il mancato adempimento delle norme previste nel Decreto assessoriale Regionale n.842/1s da parte dei panificatori facenti parte della sigla sindacale Confartigianato coordinata da Gaetano Marinetti.
Nel Settembre 2020 ricordiamo era stato raggiunto l’accordo tra le sigle presso il Comune di Gela in presenza del Sindaco Lucio Greco in qualità di garante dell’accordo e discusso con il vice Sindaco Terenziano Di Stefano e l’allora dirigente comunale Antonino Collura. (qui l’articolo del Comune di Gela).
Diversi i motivi che hanno portato alla rottura secondo il coordinatore Ascia di CNA. Il primo motivo è da attribuire principalmente al mancato rispetto delle norme evidenziate dalla CNA fin dai primi incontri e contenute nel decreto Regionale:
- Art.4 Abusivismo nel settore della panificazione
- Art.5 Divieto di commercializzazione del pane su area pubblica e vendita del pane a domicilio del consumatore
- Art.6 Disposizioni in materia di confezionamento
Nonostante l’allora parere favorevole a rispettare tutte le normative contenute nel decreto da parte del coordinatore Marinetti e da tutti gli associati Confartigianato, gli stessi ad oggi non risultano adempienti agli obblighi pattuiti. Preme inoltre ricordare che lo stesso decreto è stato con forza voluto dallo stesso coordinatore Marinetti, coinvolgendo fin dall’inizio l’amministrazione comunale cui la stessa sulla base dell’accordo siglato fu emanata l’ordinanza sindacale n.739 il 30/10/2020 demandanto i controlli alla Polizia Municipale.
Proprio sui controlli e sui preposti ai controlli vi è altro motivo di rottura. Nessun controllo a distanza di otto mesi è stato effettuato riguardante abusivismo, norme igienico-sanitarie e confezionamento per il servizio a domicilio. I controlli sono scattati solo ed esclusivamente per alcuni panifici nelle giornate domenicali riguardante proprio la chiusura o meglio la vietata panificazione domenicale. Inoltre diversi panificatori hanno segnalato a questa associazione di avere effettuato diverse segnalazioni alla Polizia Municipale incaricata dall’amministrazione per effettuare i controlli, ebbene i controlli venivano espletati solo se riguardavano la chiusura domenicale, mentre per abusivismo e confezionamento non veniva fatto nessun intervento.
Inoltre viene segnalato che all’interno della categoria vi fanno parte alcuni soggetti che hanno il potere di pilotare i controlli, decidendo a chi, dove e quando effettuare i controlli. Tesi che trovano riscontro sui mancati controlli chiesti da tempo da tutte le sigle sindacali per il 55% di abusivi che espletano il servizio a domicilio ed ancora i mancati controlli per il 95% di operatori che non rispettano le norme igienico sanitarie per il confezionamento e praticando la vietata vendita sempre nel servizio a domicilio del cliente.
Contrariamente i controlli invece vengono effettuati alle attività gestite dai panificatori che intendono rispettare le norme e soprattutto promuoverle, non per caso proprio l’attività del coordinatore Ascia di CNA è stata interessata da controlli da parte di ispettori del lavoro ed ispettori sanitari, subito dopo la presentazione della campagna di sensibilizzazione “ACQUISTA PANE SICURO ”. E’ un fatto anomalo che venga controllata solo ed esclusivamente l’attività del coordinatore dopo la presentazione della campagna di sensibilizzazione cui lo stesso era uno dei promotori, nonostante da tempo vi è richiesta da tutte le associazioni di un controllo a tutta la categoria. Ricordiamo che la campagna informava la cittadinanza del rischio che correva ad acquistare un prodotto non sicuro in tempo di emergenza pandemica, dando fastidio proprio ai soggetti che operano senza rispettare le norme igienico-sanitarie, si pensa che gli stessi sicuramente siano gli autori dell’invio dei controlli al coordinatore di CNA.
L’esistenza di questi soggetti a pilotare i controlli la notiamo con evidenza dal fatto che in trent’anni, almeno per quando si ricordi NON sono mai stati effettuati controlli per le vie cittadine per il servizio a domicilio, quale preme ancora ricordare che secondo un censimento del 2020 su circa 55 autovetture che espletano il servizio a domicilio il 95% non seguono le norme igienico-sanitarie ed il 55% sono completamente abusivi . Il tutto sotto gli occhi di tutti e nella consapevolezza di tutti, ma mai nessuno ha osato effettuare dei controlli nemmeno in tempo di pandemia, dove ancora tutt’oggi è in pericolo la salute pubblica della cittadinanza.
Questi soggetti illudono i preposti ai controlli di adoperarsi per giusta causa, ma in vero vengono danneggiati i colleghi panificatori che intendono promuovere il rispetto delle norme soprattutto igienico-sanitarie per la consegna del pane presso il domicilio. Soggetti dediti solo a preservare i propri interessi, praticando una concorrenza sleale verso altri colleghi, costringendo tutta la categoria indirettamente a non rispettare le norme soprattutto nel domicilio, cui gli stessi panificatori sono costretti di conseguenza a temere i controlli inviati sempre dagli stessi soggetti, tenendo sotto scacco l’intera categoria panaria di Gela.
Impossibile continuare a lavorare nelle condizioni attuali continua ancora la nota informativa, con continui ripercussioni sui panificatori che intendono riportare la categoria al lustro che merita. Inoltre per rivendicare l’accordo siglato in presenza del Sindaco, gli stessi panificatori annunciano una forma di protesta, aprendo nelle giornate di Domenica non escludendo la panificazione per sopperire alle perdite provocate dal 55% di abusivi nel servizio a domicilio e quel 95% di operatori che non rispettano le norme igienico-sanitarie e praticano una concorrenza sleale non supportando le stesse spese di gestione.
La sigla CNA con i propri associati attende una risposta seria da parte dell’amministrazione, dal Sindaco garante dell’accordo, inoltre la stessa dettasi pronta a qualsiasi confronto in merito.
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