Evoluzione è quella che ha subito il pane di Gela negli ultimi cinquant’anni, con l’avvento delle nuove tecniche di lavorazione, con i macchinari per lavorare l’impasto ed il grano, ma soprattutto con l’avvento del lievito di birra. In questo arco di tempo grazie al progresso tecnologico il pane di gela ha subito vari mutamenti che hanno trasformato il prodotto in diverse forme e diversi gusti.

Andiamo per ordine, iniziamo a stabilire da subito che il pane di Gela per eccellenza è il pane che veniva fatto in casa dalle nostre nonne fino agli anni 90, infornato nei forni di vicinato rigorosamente forno a pietra e rigorosamente impastato con il “criscenti” (lievito madre), le pezzature erano tonde chiamate “vusteddra“, solitamente superavano il peso del Kg e rigorosamente veniva usata semola rimacinata di grano duro, ottenuta dalle varietà di grani del territorio Perciasacchi, Realforte, Senatore Cappelli ma soprattutto il Russello cui era un grano della nostra zona con sfighe alte con tendenza al colore rosso. Secondo alcune testimonianze il grano dopo la raccolta veniva fatto asciugare per circa 20/30 giorni prima della macinatura a pietra. Tipico del pane di Gela era l’aggiunta del sesamo sulla superfice che lo rendeva ancora più appetibile.

Con l’avvento del lievito di birra iniziò la prima fase del mutamento del pane di Gela, intorno agli anni 60/70 inizia la produzione del pane con lievito di birra soprattutto nei panifici. Nello stesso periodo si inizia a sostituire il vecchio forno a pietra con il forno meccanico costruito con mattoni e parti in ferro. Con queste innovazioni si rinnova anche il pane di Gela ed ecco che nasce “u pani i chiazza” si usa il lievito di birra per la lavorazione e si inforna nei moderni forni meccanico. C’e’ da dire che i forni meccanici inizialmente vennero inseriti per la produzione dei panini cui poi sicuramente vennero usati per il pane.

A distanza degli ultimi cinquant’anni dall’introduzione del lievito di birra e dall’innovazione del forno meccanico il risultato è stato: la scomparsa totale del “criscenti” e la quasi estinzione del forno a pietra, con la perdita dell’antico pane di Gela un prodotto unico e soprattutto di gran lunga superiore al pane che oggi si produce dal nostro punto di vista di panedigela.it e sicuramente da molti che hanno avuto la fortuna di gustarlo ai tempi.

Panedigela.it tra gli obbiettivi prefissati ha quello di far riprendere l’uso del lievito madre per la produzione del pane di Gela antico ed evitare la scomparsa di un prodotto usato fin dai tempi dei Greci per centinai di anni sfamando i nostri antenati.