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Il pane dell'antica Grecia

Attenzione all’etichetta: “pane precotto e surgelato, da non ricongelare”.

Attenzione all’etichetta: “pane precotto e surgelato, da non ricongelare”.
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Da qualche mese grazie alla grande distribuzione a Gela si commercializza il famigerato pane precotto e surgelato venduto ad un prezzo a dir poco interessante per il consumatore. Noi di Pane di Gela informati dai nostri lettori ed incuriositi lo abbiamo acquistato ed abbiamo voluto analizzare sia l’offerta che il prodotto per voi.

Siamo andati a comprarlo, abbiamo subito notato la mancanza del cartello che informasse il consumatore che si trattasse di pane precotto e surgelato come indicato nel Decreto 1° ottobre 2018, n. 131, inoltre lo stesso pane surgelato veniva esposto nello stesso reparto e stessa scaffalatura dove veniva esposto il pane fresco, contrariamente come sempre indicato nel Decreto 1° ottobre 2018, n. 131. In questo modo il consumatore non potrà con facilità distinguere il pane fresco da quello congelato e surgelato.

Abbiamo anche fatto fatica a leggere l’etichetta apposta sulla confezione per via delle dimensione dei caratteri e del carattere stesso usato, ma con non poca semplicità siamo riusciti a capire che non si trattava di pane fresco di giornata. L’etichetta riportava quando segue: “Pane precotto e surgelato, da non ricongelare. Per ingredienti ed allergeni consultare il libro ingredienti esposto.” Eravamo riusciti a capire che non si trattava di pane fresco, mentre per gli ingredienti e gli allergeni ci siamo guardati intorno, ma del libro indicato in etichetta nessuna traccia. Abbiamo chiesto all’addetto, ma è stato invano, alla fine siamo andati via senza scoprire nessun ingrediente e tantomeno gli allergeni.

Rientrati alla base abbiamo spacchettato la confezione ed assaggiato il surgelato, non avendo trovato gli ingredienti possiamo solo dire che aveva il gusto del pane, il profumo era pressoché assente. Avevamo lasciato un’altra confezione per fare un altro assaggio nel pomeriggio per verificare la durata ed in quanto tempo avveniva la trasformazione del prodotto, deludenti sono state le nostre aspettative.

Chiaro che si tratta di un prodotto di sottocosto, dunque non paragonabile assolutissimamente con la nostra eccellenza locale fatta dai nostri mastri fornai, chiunque esso sia e qualsiasi tipologia e forma. In conclusione, come sempre succede, se si considera l’aspetto economico, bisogna rinuncia sicuramente all’aspetto qualitativo. Considerando inoltre i pochi centesimi di differenza, a voi la scelta.

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