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Il pane dell'antica Grecia

Dovevano rispettare famiglie ed operai invece: DOMENICA TUTTI APERTI.

Dovevano rispettare famiglie ed operai invece: DOMENICA TUTTI APERTI.
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Dopo la protesta avviata dai panificatori CNA per il mancato rispetto dell’accordo, i reduci della chiusura domenicale ieri hanno preferito panificare anziché stare con le proprie famiglie a casa e non concedere ai propri dipendenti il giusto riposo, addirittura aprendo nonostante ancora in vigore il divieto imposto dall’ordinanza comunale voluta da loro stessi.

Nelle vetrine hanno sostituito il cartello “Nel rispetto delle nostre famiglie e del nostro personale domenica chiusi” con il cartello “Domenica Aperti” oppure “Domenica pane caldo” come dire “in culo alle nostre famiglie e soprattutto ai nostri dipendenti“.

Questa parte di categoria ha dimostrato con l’apertura di questa domenica, di non avere nessun interesse per le proprie famiglie e per i propri dipendenti, ma hanno solo ed esclusivamente un interesse economico. Di fatti come sempre sostenuto dal coordinatore Ascia di CNA lo scopo di questi soggetti era solo di fare chiudere alcuni panifici nella giornata di domenica a loro scomodi, in quando gli stessi panifici a loro vedere, intralcerebbero i loro guadagli del pane venduto in strada nella giornata di sabato. Ricordiamo che in strada il 55% viene venduto da operatori abusivi ed il 90% pratica la vietata vendita non rispettando le norme igienico sanitarie per il confezionamento come censito dal censimento abusivismo 2020.

Il coordinatore Ascia di CNA panificatori Gela, inoltre fa sapere che si dissocia da quella parte di categoria che con la scusa di stare con famiglie e del riposo per i dipendenti, ha preso in giro non solo i propri colleghi, ma l’intera amministrazione comunale allo scopo solo ed esclusivamente di un torna conto economico personale. Inoltre lesivo non solo per i panificatori regolari ma anche per la città di Gela in quando favorisce solo ed esclusivamente la vendita in strada degli abusivi e penalizza fortemente i regolari.

Infine il coordinatore Ascia di CNA rivolgendosi a tutta la categoria panaria di Gela, rilancia la protesta avviata mesi fa all’amministrazione ribadendo che gli associati CNA rispetteranno la chiusura domenicale solo quando: il comparto panario di Gela sarà attenzionato nelle questioni più importanti come la vietata vendita nelle strade dal 55% di Abusivi ed il 90% che non rispettano le norme di confezionamento ed anticovid. Fino a quel momento continua il coordinatore Ascia, la protesta andrà avanti ad oltranza.

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